
La figura storica di San Nicola da Tolentino
di Melissa Stoduto, Annachiara Minnelli, Angelica Picciafuoco

San Nicola da Tolentino, è una figura importante della cristianità e delle Marche.
Con gran fervore esercitò la predicazione in vari paesi per 30 anni (1275-1305).
Il popolo cominciò a invocarlo come santo subito dopo la sua morte; per ordine di Giovanni XXII, nel 1325, fu istituito a Tolentino il processo di canonizzazione, che fu presentato l’anno seguente al detto papa, ma per ragioni sconosciute la causa non ebbe seguito, e solamente Eugenio IV lo canonizzò a Roma il 5 giugno 1446.
In suo onore fu eretta nel 1628 una basilica, cui è annesso il cosiddetto cappellone, con affreschi, di Giovanni Baronzio e aiuti, illustranti la vita del santo.
Ivi fu ritrovato il suo corpo nel 1926.
La sua festa cade il 10 settembre.
È il patrono di Tolentino e protettore delle anime purganti, della maternità, dell’infanzia, delle anime purganti e dell’ecumenismo.
Secondo la tradizione, chi prega con devozione San Nicola possa ottenere la liberazione delle stesse anime dal Purgatorio.
Ciò ha portato a una particolare venerazione nei suoi confronti, soprattutto durante il mese di novembre, quando si commemorano i defunti.
La sua vita e le sue opere sono ricche di eventi significativi e di insegnamenti spirituali, rendendolo un esempio luminoso di fede e di dedizione.
È considerato il Santo Patrono delle Anime in Pena e, secondo la tradizione, si dice che chi prega con devozione San Nicola possa ottenere la loro stessa liberazione dal Purgatorio.
Ciò ha portato a una particolare venerazione nei suoi confronti, soprattutto durante il mese di novembre, quando si commemorano i defunti.
la vita

San Nicola da Tolentino nacque nel 1245 a Sant’Angelo in Pontano, figlio di genitori devoti che, dopo un pellegrinaggio a Bari, ricevettero la grazia di avere un figlio.
Dopo un’istruzione esemplare, entrò nell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, dove si distinse per il suo impegno.
Nel corso della sua vita, San Nicola si distinse per la sua umiltà, la sua carità e la sua dedizione al servizio degli altri.
Divenne priore del convento di San Nicola a Tolentino, dove svolse un ruolo cruciale nella vita comunitaria e nell’assistenza ai bisognosi.
Era conosciuto per i suoi miracoli, che si diceva avvenissero attraverso le sue preghiere, e per la sua capacità di consolare i sofferenti. Visse a Tolentino fino alla sua morte nel 1305.
Nonostante le malattie degli ultimi anni, continuò a dedicarsi alla preghiera e alla mortificazione, rimanendo fedele alla sua verginità e guadagnandosi la fama di mitezza e semplicità.
Il Santo è particolarmente noto per i suoi miracoli, che hanno contribuito a diffondere la sua fama. Si racconta che avesse il potere di guarire i malati, di esorcizzare i demoni e di compiere altre opere straordinarie.
Uno dei miracoli più celebri avvenne quando, durante una celebrazione eucaristica, si narra che apparve un angelo per portargli la comunione.
Oltre ai miracoli, San Nicola è stato anche un prolifico scrittore.
Le sue opere sono concentrate principalmente sulla spiritualità e sulla vita cristiana.
In particolare, ha scritto trattati sulla meditazione e sulla preghiera, offrendo consigli pratici per vivere una vita di fede autentica.
E’ solitamente rappresentato con l’abito nero degli Eremitani di Sant’Agostino, con una stella o un sole sul petto e in mano un giglio o una croce decorata con ghirlande di gigli.
A volte tiene anche una sacca piena di denaro o pane. La presenza del sole sulla sua tonaca simboleggia un evento della sua vita, in cui si narra che un astro luminoso lo seguisse e illuminasse la sua figura durante i suoi spostamenti.
In particolare, ha scritto trattati sulla meditazione e sulla preghiera, offrendo consigli pratici per vivere una vita di fede autentica.
San Nicola da Tolentino è una figura che continua a ispirare molti fedeli con il suo esempio di vita dedicata a Dio e al servizio degli altri.
La sua vita e le sue opere offrono insegnamenti preziosi sulla fede, la carità e la speranza, rendendolo un santo amato e venerato in tutto il mondo.



UNA NOTA SULLE AUTRICI
Melissa Stoduto, Annachiara Minnelli, Angelica Picciafuoco frequentano l’ultimo anno del Liceo Socio-Economico del Liceo G. Leopardi di Recanati. Hanno voluto sperimentare una nuova forma di scrittura lasciando una testimonianza della necessità ancora moderna di valorizzare la cultura umanistica.
Bibliografia
Per la Bibliografia si fa riferimento al profilo di L. Oliger e U. Gnoli dell’enciclopedia Treccani: Acta Sanctorum, settembre, III, 3ª ed., Parigi 1868, pp. 636-743 (a pp. 644-64, la Vita coeva di Pietro da Monterubbiano); per altre fonti, v. Bibliotheca hagiographica latina, II, Bruxelles 1900-01, nn. 6230-36, e Supplementum, ivi 1911, nn. 6230-b-6231-c. Un Officio liturgico, composto da Maffeo Vegio, si trova nel Cod. Vatic. Ottoboniano lat. 1253, fol. 77-85v; v. inoltre A. Poncelet, Catalogus codicum hagiographicorum latin. bibliothecae Vaticanae, Bruxelles 1910, p. 436; B. Giorgi, Vita del taumaturgo S. Nicola da Tolentino, 2ª ed., Tolentino 1887; A. Tonna-Barthet, Vie de S. Nicolas de Tolentino, s. l., ma Parigi 1896; K. Künstle, Ikonographie der Heiligen, Friburgo in B. 1926; N. Concetti, Vita di S. Nicola da Tolentino, Tolentino 1932 (l’autore si serve la prima volta del processo inedito di canonizzazione); I Santuari d’Italia illustrati, n. 9; San Nicola da Tolentino, Milano 1928.
Altre Risorse
– [Santi e Beati] https://www.santiebeati.it/dettaglio/92500
– [Vaticano – Santi] http://www.vatican.va/
-[Wikipedia] https://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_da_Tolentino https://it.m.wikipedia.org/wiki/Nicola_da_Tolentino
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