favole sibilline – n.2
Vi proponiamo oggi la seconda delle FAVOLE SIBILLINE scritte da Luchino De Carolis, autore marchigiano.
LE FAVOLE
La favola, legata per ognuno di noi ai più bei ricordi dell’infanzia, è in realtà un genere estremamente antico e complesso.
L’origine del nome ne testimonia l’intento comunicativo: “favola” deriva infatti da fabula, termine latino a sua volta collegato al verbo for, faris, “raccontare“.
Caratterizzata da composizioni brevi, in prosa o in versi, la favola è un elemento ricorrente nella cultura di ogni paese – la prima favola documentata risale all’Antico Egitto! – e nasce dal piacere di raccontare, insito nella natura stessa dell’uomo.
Nell’Antica Grecia e a Roma si diffuse la favola esopica – dal nome del leggendario inventore, Esopo -, caratterizzata dalla presenza di animali parlanti come protagonisti. Mettendo in scena personaggi animali, le favole ci parlano in realtà dell’uomo: il punto di vista “straniato” ci permette di riflettere su noi stessi, sui nostri vizi e sulle nostre virtù, sulle nostre debolezze e sulle nostre aspirazioni.
La favola supera così il puro scopo comunicativo e mira a fornire insegnamenti e spunti di riflessione che possono aiutare a tutti, bambini e non, a guardare la realtà con uno sguardo nuovo.
Regalatevi dunque questo momento per godere insieme a noi del piacere che solo una bella favola può dare.
Buona lettura!
Il Gallo e la Formica
Una delle favole proposte da Luchino De Carolis è “Il Gallo e la Formica”, una storia che, nella sua brevità, riesce a condensare una profonda riflessione sulle dinamiche del potere e dell’avidità.
Nella narrazione, il Gallo, padrone del cortile, si rivolge con arroganza alla Formica, accusandola di portare via un chicco di grano che considera suo. La Formica tenta di far notare al Gallo che per lui, sempre abbondantemente rifornito, quel piccolo chicco non ha alcun valore. Ma il Gallo, anziché mostrare generosità, rivendica il suo potere non solo su ciò che ha, ma anche su ciò che altri potrebbero prendere. Con un gesto repentino, si appropria del chicco e pone fine alla vita della Formica.
La morale è chiara e incisiva: chi possiede molto non sempre è generoso; al contrario, spesso è dominato da un’avidità che lo porta a proteggere ossessivamente anche ciò di cui non ha realmente bisogno. Un insegnamento che invita alla prudenza e alla riflessione sul valore della generosità e dell’empatia.
Vide il Gallo una Formica portarsi il peso di un chicco di grano.
“Fermati Formica” – disse il fiero Gallo – “è mio il grano che porti sulle spalle e più non
voglio ripetere”.
Rispose la Formica: “che ti importa di questo misero chicco, il padrone tuo ti rifornisce a
sacchi”.
Allora il Gallo: “vedi formichina, non è per questo grano che ti riprendo, ma per quello che
ancora non hai preso”. E con un balzo mangiò il chicco e la Formica.
Morale: “Confidare nella generosità di chi ha tanto non vale, visto che darà importanza solo
alla propria abbondanza”.
Questa favola, pur nella sua apparente semplicità, si presta a più livelli di lettura. A un primo livello, parla ai bambini, offrendo un’immagine chiara di arroganza e sopraffazione.
Ma per gli adulti, il messaggio diventa più complesso: invita a riflettere sulle dinamiche sociali, sui rapporti tra potere e giustizia, e sulla tendenza umana a desiderare più di quanto si abbia realmente bisogno.
L’attualità di una favola come questa si ritrova nei contesti moderni, dove l’avidità e la mancanza di attenzione verso i più deboli sono spesso al centro di dinamiche sociali, economiche e ambientali. È un invito a riconsiderare il valore della generosità e a riconoscere i limiti del proprio egoismo.
Le favole, come quelle di Luchino De Carolis, ci accompagnano in un viaggio fatto di saggezza e introspezione. “Il Gallo e la Formica” è un invito a riconsiderare il valore della generosità e a riconoscere i limiti dell’avidità, sia negli altri che in noi stessi.
Ogni racconto ci offre una nuova prospettiva sul mondo e su noi stessi, dimostrando che la tradizione delle favole è più viva che mai, pronta a ispirare e a insegnare anche oggi!
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