Descrizione
SAN GINESIO E LA TRADIZIONE MUSICALE MACERATESE TRA LA FINE DEL 300 E L’INIZIO DEL ‘500: GIULLARI, SUONATORI E STRUMENTI MUSICALI
Partendo dai documenti contenuti nell’Archivio Storico di San Ginesio, Anna Maria Corbo ha avuto il merito di ricostruire una lunga e importante storia collettiva perduta, riportando all’attenzione dei lettori la rilevanza sociale e culturale rivestita da San Ginesio all’interno del contesto musicale locale: una realtà estremamente vivace e creativa che ha reso la cittadina per svariati secoli un centro di aggregazione per tutti gli artisti e i musicisti della regione.
L’arco temporale preso in esame, dal IV al VI secolo, rappresenta il passaggio dal Medioevo al Rinascimento. La musica, così come tutte le altre forme d’arte, vive a pieno le trasformazioni e le novità del periodo. Si assiste dunque all’inizio di fenomeni culturali di vastissima portata: la cultura e le arti acquisiscono un ruolo centrale anche nella vita delle piccole comunità, come quelle del maceratese.
A San Ginesio convergono giullari e musici (dilettanti o di professione) con i loro strumenti di antichissima derivazione popolare, ma anche in uso presso le corti. Una sezione del volume particolarmente interessante è dedicata proprio agli strumenti musicali, alcuni dei quali ormai pressoché in disuso, altri giunti fino a noi con notevoli modifiche, altri ancora le cui caratteristiche fondamentali sono state inglobate in strumenti giunti successivamente.
Vengono riportati alla luce anche altri dettagli, dal prezioso carattere sociologico: i nomi dei musicisti (anche questi in molti casi desueti), il luogo di provenienza, il pagamento stabilito per ciascuno in rapporto allo strumento, per restituire a pieno uno spaccato della vita culturale del periodo.
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